Riflessioni

La gentilezza: una leva potente?

Troppe persone sottovalutano enormemente il valore e potere della gentilezza.

Gentilezza non significa debolezza, anche se purtroppo viene spesso fraintesa!

Perché?

Probabilmente perché le persone hanno questa idea che essere gentili ti renda, in qualche modo, debole.

Debole?

Io credo piuttosto che darsi la possibilità di essere gentile significhi avere la forza di aprirsi verso qualcuno o addirittura verso tutto.

Davvero crediamo che se non si usa il pugno di ferro allora non saremmo rispettati e che gli altri si approfitteranno di noi?

Proprio oggi a fronte di una gentilezza a un amico e professionista, ho rivisto tornare indietro altrettanta disponibilità e gentilezza. Questa la trovo una magia!

Mi piacerebbe vedere cambiare questa visione. Sarebbe un salto di qualità per la società.
Penso che l’atto di gentilezza sia prima di tutto un atteggiamento che adottiamo verso noi stessi e poi verso gli altri. 


Per essere davvero gentili ci vuole solo educazione

No, non basta. Ci vuole un’alta considerazione di sé e dell’altro che deriva da una buona autostima e una alta consapevolezza

Bisogna conoscersi molto bene e scegliere di volersi comportare in modo cortese anche per se stessi; chi è più gentile è più apprezzato dai colleghi o soci di lavoro, stringe relazioni più forti e durature ed è meno soggetto allo stress.

Tutto torna indietro. La fragranza rimane sempre nella mano di chi porge la rosa.

E ricordiamoci! La schiettezza non è una scusa per non essere gentili ed essere gentili non ci impedisce di essere diretti e quindi leader efficaci.