Il contadino e la farfalla

Un giorno un anziano contadino, mentre si riposava all’ombra di un albero, dopo un giornata sfiancante, vide un piccolo bozzolo di farfalla.

Il bozzolo era completamente chiuso, ad eccezione di un piccolo foro sulla parte anteriore.

Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buco, intravedendo una piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino si soffermò a lungo ad osservare gli sforzi eroici dell’elegante farfalla.

Gli parse però, che, per quanto la piccola creatura si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi fossero davvero minimi.

Ad un certo punto il contadino, provando pena per la povera  farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e, con delicatezza, allargò l’apertura del bozzolo, affinché la farfalla potesse uscirne senza alcuno sforzo.

Accadde però qualcosa di strano: la neonata farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non era stata in grado di sviluppare a sufficienza i muscoli necessari per potersi librare in aria.

Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di far ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere: VOLARE!

Il contadino si rese conto del grave errore e, grazie al dolore che provò, imparò un’importante lezione che tenne a mente per tutto il resto della sua vita:

“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni”

Per aspera sic itur ad astra

“Attraverso le asperità si arriva alle stelle”

Seneca